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La nascita dell’hamburger

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La nascita dell’hamburger

L’hamburger è senza dubbio il panino più amato e conosciuto nel mondo.
Tanto ricco di ingredienti quanto la sua continua trasformazione nel corso dei secoli.
Ma dove nasce il panino farcito? Così come lo conosciamo noi, arriva dall’antica Roma e aveva il nome di panic ac perna: pane con mosto e prosciutto, cotto nell’acqua di fichi.
E’ stato il celeberrimo Tea Sandwich, nome attribuito dal suo inventore il Conte di Sandwich, nato a fine del XIX secolo, a riscoprire e a valorizzare questo panino con la volontà di presentare ai nobiluomini un piatto pratico e sostanzioso da gustare nelle lunghe tratte in treno.
In Italia, alla sua origine venne interpretato come un pasto veloce e di bassa qualità, una pietanza associata ai contadini o gli operai. Il panino farcito venne poi sdoganato negli anni ’80, con l’era delle paninoteche e dei fast food, simbolo della ribellione di una generazione hippy e anche po’ rock, in cui gli schemi dovevano e volevano essere rotti.
Ma arriviamo ai giorni d’oggi in cui la cultura del pesce diventa sempre più centrale e la sperimentazione culinaria è ormai avanguardia pura.
Se i gusti e le esigenze alimentari richiedono cose nuove, il mercato puntualmente risponde!
Quindi il fast food muta e incontra un approccio più slow e gourmet.
Burger vegetariani e vegani, ma anche panini a base di pesce, sia cotti che crudi.

Tartare di tonno, tentacoli di polpo, gamberetti d’orati, salmone alla piastra…e chi più ne ha più ne metta. Perché ora il pesce si mangia anche così, non più su un semplice piatto ma tra le braccia croccanti di un caldo panino.